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Life is Blu

Life is Blu è la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi per la ricerca sui tumori maschili giunta alla seconda edizione, tradizionalmente promossa nel mese di novembre dalla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.

Coloriamo il mondo di Blu

Life is Blu è la campagna è destinata a sostenere le attività di cura e ricerca di due patologie prettamente maschili:

Infatti, il tumore alla prostata è la neoplasia più frequente tra gli uomini, rappresenta circa il 20% dei tumori diagnosticati negli over 50, mentre il tumore del testicolo risulta più frequente nella fascia di età 15-36 anni, seppur raro nella popolazione generale.

Sostieni le attività di cura e di ricerca sul cancro dell’Istituto di Candiolo -IRCCS e coloriamo insieme il mondo di Blu!

E.Marinella, marchio prestigioso di cravatte note in tutto il mondo, ha deciso di diventare partner della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e di sostenerne la campagna Life is Blu per la prevenzione dei tumori maschili.

In occasione dell’apertura del suo negozio a Torino, in Galleria San Federico, la storica azienda napoletana sinonimo di eleganza e di raffinatezza ha lanciato una raccolta fondi a favore delle attività di cura e ricerca dell’Istituto di Candiolo – IRCCS con una cravatta dedicata, la Cravatta Blu.

In occasione delle Nitto ATP Finals di novembre 2023, Intesa Sanpaolo – Host Partner dell’evento – e la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus, hanno unito le forze per sostenere la lotta contro il cancro: Intesa Sanpaolo ha scelto di contribuire alla campagna Life is Blu con il progetto Un Ace per la Ricerca donando 100 € per ogni Ace segnato dai campioni durante il torneo e 200 € per ogni Ace segnato in Finale, fino a un massimo di 100.000 €.

Testimonial di questa campagna è Jannik Sinner, campione italiano di tennis.

Jannik Sinner

Nell’ottava puntata di Sul Tumore Facciamo Rumore, Cristina Chiabotto ci accompagna alla scoperta dei tumori urologici metastatici, che colpiscono la prostata, il rene, la vescica e il testicolo.

Scopriamo di più insieme alla Dottoressa Alessandra Mosca, che ci racconta le ultime novità in materia di farmaci, trattamenti e strategie efficaci!

I tumori urologici metastatici sono di competenza esclusivamente oncologica?

Cristina Chiabotto: Oggi parleremo dei tumori maschili in occasione della campagna della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Life is Blu e ne parleremo con Alessandra Mosca, la dottoressa referente oncologa per le neoplasie urologiche dell’Istituto di Candiolo – IRCCS.

La prima domanda che ci fanno è questa: i tumori urologici metastatici sono di competenza esclusivamente oncologica?

Dr.ssa Alessandra Mosca: La risposta è no, perché tutti i tumori urologici e quindi il tumore della prostata, del rene, della vescica, del testicolo e anche del pene, sono di competenza multidisciplinare, quindi devono essere affrontati fin dall’inizio, fin dalla diagnosi, da tutto il team che se ne occupa, quindi dagli urologi agli oncologi, ai radioterapisti, ai medici nucleari, radiologi, in modo tale da identificare gli esami giusti per la diagnosi e da individuare e condividere la strategia terapeutica personalizzata per ciascun tumore e per ciascun paziente.

Per il tumore della prostata metastatico quali farmaci si usano attualmente?

Cristina Chiabotto: Per il tumore della prostata metastatico quali farmaci si usano attualmente?

Dr.ssa Alessandra Mosca: Il tumore della prostata ha conosciuto negli ultimi anni uno stravolgimento completo dal punto di vista delle terapie e quindi al momento si possono utilizzare terapie ormonali di vecchia e nuova generazione, farmaci chemioterapici, farmaci biologici o target come gli inibitori di PARP, farmaci radio metabolici come il Radium 223 e a breve avremo anche il Lutezio PSMA, anche qui nel nostro centro, e poi, ovviamente, si può aderire in centri specifici a protocolli internazionali per l’utilizzo di farmaci nuovi innovativi.

Il tumore del rene metastatico si affronta solo con farmaci oncologici?

Cristina Chiabotto: Il tumore del rene metastatico si affronta solo con farmaci oncologici?

Dr.ssa Alessandra Mosca: La risposta è no, nel senso che anche il tumore del rene, come abbiamo appena detto, è di approccio multidisciplinare, quindi va sempre valutato in primis con gli urologi e con i radioterapisti, perché se è oligo-metastatico, quindi a poche metastasi, il paziente può essere operato dagli urologi e poi sottoposto a metastasectomia in modo chirurgico o radioterapico e successivamente andare alla terapia biologica.

Se invece ci sono molte metastasi si decide comunque insieme agli urologi e ai radioterapisti se iniziare prima una terapia sistemica, che non è mai chemioterapia, ma è al momento costituita da combo, quindi da associazione di immunoterapia e terapia biologica e in un secondo momento, sempre con gli urologi e con i radioterapisti, si decide in caso di risposta, se andare alla chirurgia.

Quali sono le opzioni terapeutiche per il tumore della vescica?

Cristina Chiabotto: Quali sono le opzioni terapeutiche per il tumore della vescica?

Dr.ssa Alessandra Mosca: Anche il tumore della vescica ha recentemente visto una modificazione totale dello scenario terapeutico, non ultimo il grande risultato proveniente dall’ultimo Congresso Europeo degli Oncologi.

Quindi, al momento, se il tumore della vescica è localmente posizionato, si affronta insieme agli urologi e ai radioterapisti in una terapia multimodale, quindi chirurgia o radioterapia e chemioterapia.

Se invece è metastatico, si affronta comunque fin dall’inizio insieme agli urologi e ai radioterapisti, decidendo però di iniziare con una terapia sistemica che al momento è ancora data da chemioterapia.

Ma c’è anche la possibilità, successivamente alla chemioterapia, di utilizzare immunoterapia e i cosiddetti farmaci anticorpo coniugati. Quindi, tantissime novità anche nel tumore della vescica.

Il tumore del testicolo ha strategie terapeutiche efficaci?

Cristina Chiabotto: Il tumore del testicolo ha strategie terapeutiche efficaci?

Dr.ssa Alessandra Mosca: Assolutamente sì. Il tumore del testicolo è un tumore del giovane maschio. Fortunatamente rientra nei tumori rari.

Cristina Chiabotto: Rari, menomale.

Dr.ssa Alessandra Mosca: Fortunatamente guarisce in un’altissima percentuale di pazienti. La chiave, se vogliamo anche qui, è l’identificazione precoce della neoplasia e soprattutto la stadiazione corretta, in modo tale da effettuare successivamente il trattamento corretto, che può essere semplicemente la sorveglianza attiva e quindi controllare il paziente nel tempo.

Ovviamente il paziente deve aderire ai controlli o alla chemioterapia dopo la chirurgia, oppure, eventualmente, anche radioterapia. Quindi anche il tumore del testicolo di nuovo è un tumore multidisciplinare.

Come si affronta la prevenzione dei tumori maschili?

Cristina Chiabotto: Per quanto riguarda invece la prevenzione? Cosa possiamo dire su questa tipologia di tumori?

Dr.ssa Alessandra Mosca: Per la prevenzione, tendenzialmente, in modo generico è assolutamente necessario far riferimento al medico di base in caso di comparsa di sintomi che prima non si ha mai avuto. Quindi nel caso del tumore della prostata, difficoltà a urinare nel caso del tumore del rene, della vescica, presenza di sangue nelle urine.

Dolori di qualsiasi genere che prima non si hanno mai avuti. Nel caso del tumore del testicolo, invece, è fondamentale l’auto consapevolezza di sé, quindi l’auto palpazione e immediatamente rivolgersi al medico di base o a un urologo nel caso in cui ci siano delle masse testicolari.

Cristina Chiabotto: Grazie alla dottoressa Alessandra Mosca. Mi raccomando, Sul Tumore Facciamo Rumore!

#sostienicandiolo

La tua generosità è fondamentale per le attività di cura e ricerca sul cancro dell’Istituto di Candiolo – IRCCS.

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