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06/02/2011

TomoTherapy: a Candiolo la prima del Piemonte

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Acquistata con i fondi stanziati dalla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e donata alla Fondazione del Piemonte per l’Oncologia. È stata inaugurata , alla presenza del presidente della Regione Piemonte Roberto Cota, nel corso di un importante simposio internazionale che ha visto anche la partecipazione del suo inventore, il fisico americano Thomas Rock Mackie. La sofisticata apparecchiatura consente irradiazioni delle masse tumorali più mirate, più efficaci e meno dannose per i pazienti rispetto agli acceleratori lineari anche di ultima generazione. È una delle ultime frontiere nel campo della radioterapia: la tomoterapia elicoidale o TomoTherapy, dal nome della macchina che la esegue. La prima e unica del Piemonte è stata installata presso la Direzione di Radioterapia dell’Istituto per la Ricerca e la Cura del Cancro di Candiolo, diretta dal dottor Pietro Gabriele, grazie ai 4 milioni di euro stanziati dalla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro. La TomoTherapy dell’Istituto di Candiolo sarà la seconda in Italia con una configurazione HI ART a questo livello di aggiornamento, insieme ad altri quattro centri in Europa; la Direzione di Radioterapia di Candiolo, grazie anche a un protocollo di collaborazione siglato con l’azienda americana che la produce, sarà tra i primi centri a livello mondiale ad avere anche un’aula didattica multimediale 3D per i corsi di formazione di medici, fisici e tecnici di radioterapia. Il sistema TomoTherapy HI ART è l’unico apparecchio nel quale viene eseguita l’irradiazione con tecnica IMRT (Radioterapia ad Intensità Modulata) attraverso un movimento elicoidale continuo, preceduta da un’imaging simile a quello di una vera TAC a spirale. Si può così irradiare con una migliore distribuzione della dose di irradiazione e conoscere esattamente la posizione del tumore prima di ogni seduta di terapia: questo permette di erogare dosi più elevate al tumore e più basse ai tessuti sani, riducendo in maniera significativa la tossicità del trattamento. Per le sue caratteristiche tecnologiche, il sistema di tomoterapia rappresenta un significativo passo avanti rispetto ai tradizionali acceleratori lineari, anche rispetto a quelli di ultima generazione, dei quali supera le limitazioni meccaniche, come le piccole dimensioni del campo, la rotazione inferiore ai 360 gradi e l’instabilità dell’isocentro. Questo salto tecnologico consente notevolissimi benefici clinici nel trattamento di tutte le patologie neoplastiche: in particolare è stato dimostrato un effettivo miglioramento nel trattamento dei tumori della testa e del collo, della prostata, del polmone e del pancreas. In altre parole la macchina ha in sé una grande flessibilità d’uso in quanto permette di trattare lesioni tumorali con campi estremamente piccoli, come nella radioterapia stereotassica, e con campi molto estesi, come nella irradiazione corporea totale e nella irradiazione linfonodale totale. Infine, risulta più efficace di quanto consentono gli acceleratori lineari come effettiva opzione di trattamento per le recidive già radiotrattate e le metastasi multiple. Presso l’Istituto di Candiolo, dunque, circa 300 pazienti l’anno della nostra regione potranno usufruire di questa metodica all’avanguardia per il trattamento dei tumori della prostata (recidive comprese), della sfera otorinolaringoiatrica (recidive comprese) e del retto, per i quali sono già stati predisposti protocolli clinici nell’ambito della Rete Oncologica del Piemonte.