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Ricerca

Senza ricerca, non c’è cura. Per la Fondazione Piemontese per la ricerca sul Cancro è una priorità, che si concretizza in continui investimenti nell’innovazione dei progetti, dei laboratori, delle tecnologie e delle risorse professionali.

La ricerca sul cancro a Candiolo

L’innovazione non è solo una scelta strategica in un settore che impone investimenti costanti nel capitale umano, delle conoscenze e delle tecnologie.

I fondi raccolti dalla Fondazione permettono di dotare l’Istituto di Candiolo – IRCCS del miglior apparato strumentale e professionale perché questo percorso sia possibile, efficace e si integri in modo virtuoso con la pratica clinica assistenziale.

All’Istituto di Candiolo – IRCCS viene svolta ricerca di base, clinica e traslazionale. Scopri di più qui di seguito.

La ricerca di base

La ricerca di base in ambito oncologico è quella che studia i meccanismi biologici delle cellule normali e tumorali. Si basa su un approccio teorico e sperimentale, che coinvolge ricercatori di diverse discipline, come biologia, chimica, fisica e matematica. 

Il suo obiettivo è di scoprire nuovi principi e leggi della natura, senza pensare a un’applicazione immediata. Nonostante ciò, la ricerca di base è molto importante per la ricerca oncologica, perché spesso fornisce le basi teoriche per studiare il cancro.

La ricerca di base si fa principalmente in laboratorio, usando strumenti sofisticati e modelli sperimentali, come cellule in vitro od organismi viventi, come batteri, lieviti, etc… Questi modelli servono a simulare le condizioni delle cellule umane, e a verificare le ipotesi dei ricercatori. 

La ricerca di base è quindi un’attività di esplorazione e scoperta, che amplia le conoscenze e genera nuove domande e sfide.

È una ricerca di lungo periodo, che richiede creatività, curiosità e rigore. Ma è anche una fonte di innovazione e progresso, che può aprire nuove possibilità per la prevenzione, la diagnosi e la cura dei tumori.

La ricerca clinica

Quando si parla di cancro, la ricerca clinica è fondamentale. Si tratta di studiare nuove terapie o procedure per curare i pazienti affetti da tumore, verificando se sono efficaci e sicure.

Per farlo, si sperimentano le nuove scoperte fatte nei laboratori o in altre fasi della ricerca, coinvolgendo medici, infermieri, farmacisti e altri professionisti.

L’obiettivo della ricerca clinica è di migliorare la qualità delle cure e la sopravvivenza dei pazienti, e di aumentare le conoscenze sui meccanismi e i fattori che influenzano il cancro.

Questa tipologia di ricerca si svolge in diverse fasi, che si basano sui risultati ottenuti nelle fasi precedenti:

  • Fase 1: si testa un nuovo farmaco (o una combinazione di farmaci) su un piccolo gruppo di pazienti, spesso quelli per cui le cure standard non funzionano. Si verifica se il farmaco è sicuro e tollerabile, e si stabilisce il dosaggio e la modalità di somministrazione migliori.

  • Fase 2: si valuta se il nuovo farmaco (o la combinazione di farmaci) funziona su un gruppo più ampio di pazienti, selezionati in base al tipo di tumore o ad altre caratteristiche. Si confronta il nuovo trattamento con quello standard o con un placebo.

  • Fase 3: si confronta il nuovo farmaco (o la combinazione di farmaci) con il trattamento standard su un gruppo molto ampio e vario di pazienti, provenienti da diversi centri e paesi. Si misura l’effetto del nuovo trattamento sulla sopravvivenza e sulla qualità di vita dei pazienti.

  • Fase 4: si monitora il nuovo farmaco (o la combinazione di farmaci) dopo la sua approvazione e commercializzazione, su una popolazione molto ampia ed eterogenea di pazienti. Si rilevano anche gli effetti collaterali a lungo termine e le interazioni con altri farmaci o fattori. La ricerca clinica in ambito oncologico è quindi un processo complesso e rigoroso, che richiede la collaborazione tra diversi attori e il rispetto di norme etiche e regolamentari.

La ricerca traslazionale

La ricerca traslazionale in ambito oncologico è quella che porta le scoperte dei laboratori alla cura dei pazienti. Si tratta di un approccio multidisciplinare, che coinvolge ricercatori, medici, biologi, farmacologi e altri esperti.

Il suo obiettivo è di sviluppare nuove strategie di prevenzione, diagnosi e terapia dei tumori, basandosi sul metodo scientifico, che consiste nel formulare ipotesi, fare esperimenti, analizzare i dati e trarre conclusioni.

In questo modo, si aumentano le conoscenze sui meccanismi molecolari che causano e favoriscono il cancro, e si individuano i possibili bersagli terapeutici per bloccarli o eliminarli. 

La ricerca traslazionale ha bisogno di due pilastri fondamentali: 

  1. La ricerca preclinica: attività che si svolge in laboratorio, usando modelli cellulari o animali, e serve a testare l’efficacia e la sicurezza di nuove molecole o combinazioni di farmaci. 
  2. La ricerca clinica: attività che si svolge attraverso studi osservazionali o sperimentali con la partecipazione dei pazienti e ha lo scopo di valutare l’effetto delle nuove terapie sulla sopravvivenza e sulla qualità di vita. 

La ricerca traslazionale in ambito oncologico è quindi un ponte tra la ricerca di base e la pratica clinica, che accelera il processo di trasformazione delle scoperte scientifiche in benefici concreti per i pazienti. 

È una sfida complessa e impegnativa, che richiede la collaborazione tra diversi attori e il rispetto di norme etiche e regolamentari, ma è anche una grande opportunità per rendere il cancro sempre più curabile e per offrire ai pazienti terapie personalizzate e innovative.

I numeri significativi della ricerca – dati 2022

275

Ricercatori

39

Laboratori e unità di ricerca

10 mila+

Metri quadrati circa destinati alle attività di Ricerca

304

Lavori pubblicati

3.029,705

Impact factor

13 mila+

Citazioni delle pubblicazioni

Viaggio dentro Candiolo

275 ricercatori, 39 laboratori, 510 operatori clinici, attrezzature all’avanguardia, nuovi fondamentali spazi in costruzione, e ben 304 studi pubblicati nell’ultimo anno sulle più prestigiose riviste scientifiche internazionali.

Viaggio dentro Candiolo è la ricerca a Candiolo raccontata dal giornalista scientifico Maurizio Menicucci. Scopri l’impegno della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro per sostenere la ricerca dell’Istituto di Candiolo – IRCCS.

Progetti 5X1000

La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ha finanziato grazie al 5X1000 importanti progetti di ricerca che hanno consentito alla medicina di fare importantissimi progressi nella diagnosi e cura dei tumori, migliorando così la qualità e l’aspettativa di vita di tante persone colpite dalla malattia.

Storie di ricerca

La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro finanzia le attività di ricerca oncologica dell’Istituto di Candiolo – IRCCS, in cui lavorano 275 ricercatori in 39 Laboratori e Unità di Ricerca.

Laboratori e unità di ricerca

Scopri l’elenco dei laboratori e delle unità di ricerca dell’Istituto di Candiolo – IRCCS.

La ricerca dell’Istituto di Candiolo – IRCCS

La missione dell’Istituto di Candiolo – IRCCS è quella di trovare la cura del cancro, attraverso la ricerca, per raggiungere terapie sempre più personalizzate e migliori risultati in termini di qualità di vita dei pazienti e di guarigione.