Nella foto: Elisabetta Fenocchio
Il cancro del colon-retto si colloca tra le neoplasie più diffuse al mondo: è il secondo tumore maligno più frequente nella donna ed il terzo nell’uomo. Solo in Italia, si registrano circa 43 mila nuovi casi ogni anno.
Circa l’80% dei pazienti viene sottoposto al trattamento chirurgico per la rimozione del tumore e, in alcuni casi, di metastasi in altre sedi. Alla chirurgia, spesso, si aggiunge un piano terapeutico pre- o post- intervento basato su terapie mediche tra cui la chemioterapia, al fine di limitare possibili recidive.
Tuttavia è possibile che il cancro generi delle metastasi microscopiche, ad oggi impossibili da individuare con gli esami radiologici: se queste non vengono eliminate, la probabilità di una recidiva aumenta.
È qui che interviene come protagonista la biopsia liquida, un metodo non invasivo che ricerca le “spie molecolari” delle micrometastasi mediante un semplice prelievo di sangue. Il progetto ARDITE indaga il ruolo della biopsia liquida mediante la ricerca dei frammenti di DNA tumorale circolanti nel sangue di pazienti affetti da cancro al colon-retto, con l’obiettivo di discriminare quelli ad alto e basso rischio di recidiva, nonchè di individuare molto precocemente una recidiva ancora microscopica.
Questo test diagnostico consentirebbe quindi di poter meglio calibrare e personalizzare i trattamenti medici e chirurgici, sulla base delle caratteristiche molecolari rilevate.
Durata progetto: 5 anni (2019-2024)
Investimento: 9.014.287,43€
Team di Ricerca: Elisabetta Fenocchio, Caterina Marchiò, Alfredo Mellano
Il melanoma è un cancro della cute la cui incidenza in Italia come in Europa sta significativamente aumentando. Ha un’ottima prognosi se diagnosticato precocemente, ma in moltissime altre situazioni è una malattia grave con 6 morti ogni 100000 abitanti…
Nel progetto “Cancer-ImGen” il tema principale è l’immunogenomica. Il punto di partenza si fonda su un dato di fatto quasi intuitivo: come l’aggressione da parte di microbi estranei scatena una reazione di difesa da parte del sistema immunitario, che attiva alcuni tipi di globuli bianchi per uccidere le cellule infettate.
Il progetto di Ricerca “Programme for Translational Clinical Research in Cancer“ (acronimo PTCRC-Intra 2020) si sviluppa in tre anni e riguarda diverse patologie oncologiche: il tumore della mammella (progetto SEE-HER), il tumore prostatico (Progetto SEE-PROS) e il tumore del polmone (SEE-LUNG).