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Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro: missione e valori

Era il 19 giugno 1986 quando nacque la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, che nel 2021 ha compiuto 35 anni di attività: un grande traguardo, fatto di impegno, passione e costanza.

Avevamo un sogno: fornire un contributo concreto alla lotta contro il cancro. E abbiamo deciso di realizzarlo progettando in Piemonte, a Candiolo, un centro oncologico nel quale convivessero le attività di clinica con quelle di ricerca. Ed è così che, mattone dopo mattone, dieci anni dopo abbiamo acceso le luci dei primi laboratori per poi, nel 1997, rendere operativi i primi spazi dedicati alla cura e all’assistenza.

Nulla di quanto avevamo immaginato si sarebbe potuto realizzare senza l’aiuto delle persone, delle aziende, degli enti privati e delle istituzioni che non ci hanno mai fatto mancare il loro appoggio. Una generosità concreta, a testimonianza del forte legame che esiste da sempre tra la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e la comunità in cui opera, un legame fatto di reciproca fiducia e di importanti risultati raggiunti insieme.

Andare avanti con sempre maggior determinazione è un nostro dovere. Grazie ai sostenitori abbiamo realizzato quanto avevamo progettato anni fa, insieme ai sostenitori mettiamo a disposizione le migliori terapie oggi disponibili contro il cancro, con i sostenitori stiamo realizzando l’Istituto di Candiolo di domani. La nostra storia è il nostro futuro: la Fondazione ha da poco avviato i lavori per creare nuovi spazi da mettere a disposizione dei medici, dei ricercatori e, soprattutto, dei pazienti e delle persone a loro vicine. Il progetto complessivo prevede un importante ampliamento e i primi interventi riguardano un nuovo servizio di Hospice, “Monviso”, nuovi laboratori e nuovi spazi per la ricerca e la cura.

Vogliamo curare più persone e farlo sempre meglio: tutti insieme per sconfiggere il cancro!

 

Allegra Agnelli
Presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus

Oggi questo centro esiste ed opera: è l’Istituto di Candiolo IRCCS.

 

LA STORIA

La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro nasce il 19 giugno 1986 su impulso di Allegra Agnelli, con l’obiettivo di realizzare un centro di riferimento per la ricerca e la cura dei tumori e di sviluppare progetti di ricerca scientifica in ambito oncologico. Un centro provvisto di mezzi e strutture adeguate, per fare ricerca ad alto livello e accogliere i malati, e soprattutto aperto e accessibile a tutti.

Quel polo ospedaliero è oggi l’Istituto di Candiolo IRCCS, inaugurato nel 1997, unico in Piemonte a ricevere il Riconoscimento Ministeriale di “Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico” e inserito nella rete oncologica di Piemonte e Valle d’Aosta.

Negli anni, la struttura ha raggiunto livelli di eccellenza in numerosi ambiti, dal tumore della mammella e dell’ovaio al cancro gastrointestinale ed epatobiliare, dalle malattie oncoematologiche ai sarcomi e i tumori rari fino a quelli cutanei e cervico-efalici. Garantisce in media un milione e mezzo di prestazioni ambulatoriali e ottomila ricoveri l’anno.

Umanità, competenza e innovazione sono i pilastri dell’attività di cura, che vede impegnate ogni giorno circa 500 persone tra medici, infermieri e operatori socio-sanitari. Per tutti loro l’umanità è al primo posto. I pazienti vengono accolti da équipe mediche multidisciplinari e accompagnati dal momento della diagnosi al programma terapeutico fino al follow-up. Con il personale sanitario si crea un legame che spesso dura anche dopo la guarigione. Nel periodo più difficile della pandemia da Covid-19, l’Istituto ha accolto pazienti da altre strutture, senza mai interrompere l’assistenza in un momento di forte pressione per la sanità piemontese.

L’altro caposaldo è la tecnologia. La Fondazione ha infatti dotato l’Istituto delle più avanzate e sofisticate strumentazioni che consentono una presa in carico totale del paziente. Nel 2016 l’Istituto ha ottenuto la certificazione di qualità ISO 9001 e nel 2020 è entrata in funzione la nuova Sala Operatoria Multimediale, esempio di progettazione medico-ingegneristica al servizio della chirurgia oncologica, che completa la rivoluzione tecnologica iniziata con l’acquisizione del Robot Da Vinci Xi, il più evoluto sistema di chirurgia mini-invasiva disponibile. Una dotazione che accresce il bagaglio di professionalità ed esperienza al servizio dei pazienti nella battaglia contro il cancro, senza mai perdere di vista l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce.

La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro opera al fine di:

  • promuovere e condurre, direttamente o indirettamente, la ricerca oncologica sperimentale e la ricerca oncologica clinica, perseguendo esclusivamente finalità di solidarietà sociale;
  • sviluppare nuovi strumenti diagnostici e terapeutici utili al debellamento della malattia;
  • offrire, direttamente o indirettamente, attività di assistenza sanitaria in campo oncologico nelle diverse forme della prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione.

È possibile scaricare il testo completo dello Statuto della Fondazione, in formato PDF (3.229 kb).

I NOSTRI VALORI

Ricerca e Innovazione nell’ambito della ricerca scientifica.

La ricerca e l’innovazione applicate alle attività cliniche rappresentano la missione della Fondazione e una condizione indispensabile per aumentare la qualità di vita delle persone.

Centralità della persona

L’obiettivo fondamentale della Fondazione è la soddisfazione della persona attraverso la ricerca e la cura del cancro. Tutti i pazienti hanno diritto alla qualità della vita, all’integrità fisica e mentale, alla dignità, al rispetto della privacy, al rispetto dei propri valori e idee morali, culturali, filosofiche, ideologiche e religiose, a non essere discriminati.

Efficacia ed efficienza

Efficacia ed efficienza dei sistemi gestionali come condizione essenziale per l’ottimizzazione delle risorse e per garantire maggiori risultati per i beneficiari finali.

Impegno e integrità morale

Ogni persona che lavora all’Istituto di Candiolo, in qualsiasi ruolo e a tutti i livelli organizzativi, si deve sentire moralmente impegnata a corrispondere alle esigenze della persona, con una prestazione di professionalità e di servizio al più alto livello.

Indipendenza

Coloro che operano presso l’Istituto non si devono trovare in una situazione di conflitto di interesse tale da condizionare il proprio comportamento professionale.

Trasparenza, correttezza e equità

La Fondazione si impegna a gestire i rapporti di lavoro e le collaborazioni in modo trasparente: tutto il personale ha diritto ad un trattamento equo e corretto.