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04/07/2016

30 anni di risultati concreti e obiettivi raggiunti. Presentato il Bilancio di Missione 2015.

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“L’Istituto di Candiolo con la sua cura e la sua ricerca sul cancro continua a fare passi avanti”. In occasione della presentazione del Bilancio di Missione 2015, la presidente Allegra Agnelli ha fatto il punto sui trent’anni di attività della nostra Fondazione. Nell’Aula Cappa dell’Istituto, davanti ad autorità, medici, ricercatori e sostenitori, ha ricordato: “Sono stati anni di responsabilità e impegno, di difficoltà, ma certamente anni di risultati concreti e di obiettivi raggiunti”.

“La nostra determinazione a dotare Torino e il Piemonte di una struttura oncologica di ricerca e cura all’avanguardia e la generosità dei tanti cittadini che ci hanno sostenuto sono tra i punti di forza della nostra Fondazione” ha sottolineato la presidente Allegra Agnelli.

Ed infatti Candiolo è l’unico Centro italiano realizzato esclusivamente attraverso donazioni di cittadini ed enti privati. Solo qualche cifra: la Fondazione ha potuto contare in questo trentennio su oltre un milione di donazioni; nelle sottoscrizioni del 5 per mille ha raggiunto quota 241 mila firme ed è la terza realtà in Italia, dopo AIRC e Emergency. Nel solo campo della Ricerca Sanitaria si pone al secondo posto a livello nazionale.

Generosità e fiducia che emergono dal conto economico della Fondazione: nel 2015 il totale dei ricavi ha sfiorato i 25 milioni di euro, contro i 22 milioni del 2014; le principali voci sono costituite dal 5 per mille, dalle attività di raccolta fondi e da eredità e legati. Il fundraising, cui danno un contributo le 22 delegazioni piemontesi, è fondamentale per il raggiungimento degli scopi della Fondazione.

Il 2015 è stato anche l’anno della Partita del Cuore, che si è svolta il 2 giugno tra la Nazionale Italiana Cantanti e i Campioni per la Ricerca, in uno Juventus Stadium esaurito. Un’edizione da record per raccolta fondi e ascolti televisivi.

Nel 2015 ingenti investimenti; nel 2016 aperto il nuovo Day Hospital.

“Nel 2015 – ha affermato il Consigliere Delegato Giampiero Gabotto – la Fondazione ha operato ingenti investimenti e stanziamenti per l’Istituto di Candiolo, per la sua dotazione tecnologica, clinica e scientifica, per mettere i medici e i ricercatori nella condizione di poter operare al meglio. Il cantiere della II Torre è stato ultimato e si è completato il trasferimento di tutti i laboratori dalla I alla II nuova Torre. Per il loro allestimento sono state acquisite numerose nuove apparecchiature. Nel 2016 è stata inoltre avviata l’attività del nuovo Day Hospital. Con la II Torre oggi Candiolo si estende su 56.500 mq complessivi, di cui 47.962 mq destinati alla clinica e 8.538 mq alla ricerca”.

Cresce la qualità della Ricerca dell’Istituto.

La Fondazione ha finanziato e sostenuto gli oltre 250 ricercatori italiani e stranieri, impegnati in 32 laboratori.

“L’Istituto di Candiolo – ha sottolineato il Direttore Scientifico, Paolo Comoglio – è all’avanguardia nella cosiddetta “medicina di precisione”. E’ stato dotato di tecnologie e strumentazioni avanzate che permettono l’esplorazione del genoma del paziente e delle lesioni presenti nel suo tumore, al fine di utilizzare, ove già disponibili, i farmaci ‘mirati’ che correggono queste lesioni. È una visione nuova della malattia da cui scaturisce una terapia altamente innovativa, che travalica la pur sempre utile chemio-radioterapia convenzionale. Nel corso dell’anno passato, l’Istituto è riuscito ad identificare un ristretto gruppo di lesioni genetiche che rendono le cellule del cancro del colon-retto resistenti alle terapie convenzionali e a isolare e caratterizzare le cellule staminali di un tumore del cervello responsabili della resistenza alla terapia radiante”.

L’importanza del lavoro che si svolge nei laboratori di Candiolo è dimostrata dal numero delle pubblicazioni, passate dalle 107 del 2014 alle 121 del 2015 e dal suo “Impact Factor”, l’indice che valuta la qualità della ricerca misurando la frequenza con cui un articolo di una rivista è citato dalle altre riviste: è cresciuto da 736,56 a 817,72 (con ben 3.288 citazioni nel corso del 2015).

L’Assistenza Clinica.

L’Istituto di Candiolo, l’unico IRCCS del Piemonte, fa parte della Rete Oncologica Piemontese ed è Centro di riferimento regionale per 9 tipologie tumorali (tumori della mammella, ginecologici, colon rettali, dello stomaco, otorinolaringoiatrici, urologici, sarcomi, tumori cutanei e oncoematologia). Dotato di 118 posti letto, l’Istituto di Candiolo ha erogato lo scorso anno 1 milione e 210 mila prestazioni ambulatoriali, dimesso 6.128 pazienti. In particolare sono stati 548 gli interventi chirurgici alla mammella, 242 gli interventi per tumore O.R.L., 166 gli interventi per tumore colon-retto, 141 gli interventi chirurgici per melanoma.