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02/07/2014

Candiolo: presentato il Bilancio Sociale della Fondazione relativo all’anno 2013.

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CANDIOLO: NUOVI SPAZI PER NUOVE SFIDE NELLA BATTAGLIA CONTRO IL CANCRO

Nuove sfide lanciate, obiettivi raggiunti e soddisfazione per i riconoscimenti ottenuti nel campo della Ricerca. Così Allegra Agnelli ha sintetizzato l’attività della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, di cui è presidente, presentando oggi all’Istituto di Candiolo il Bilancio Sociale 2013 insieme al Consigliere Delegato Giampiero Gabotto.

“È stato – ha commentato – un anno fondamentale, di intenso lavoro e di risultati concreti, come l’atteso riconoscimento di Candiolo quale Istituto di Ricovero e Cura “a Carattere Scientifico” da parte del Ministero della Salute. Le ricadute positive del riconoscimento possono essere molto ampie e vanno gestite e sviluppate. Certamente dal punto di vista della ricerca e della cura ma soprattutto nell’umanizzazione del rapporto medico-struttura-paziente”. Infine, una “S” che viene impreziosita dalla II Torre della Ricerca e della Cura che diventa realtà. I lavori di edificazione sono in fase di completamento e gli spazi interni saranno presto dotati di tutte le apparecchiature tecnologiche più avanzate”. “L’Istituto – ha concluso Allegra Agnelli – oggi ha un nuovo profilo, così come lo avevamo immaginato sin dall’inizio”.

CONTINUA IL GRANDE SOSTEGNO DELLE PERSONE

Gli investimenti in opere edili, macchinari d’avanguardia, progetti di ricerca, personale altamente qualificato non sarebbero possibili senza il costante e generoso sostegno da parte della gente. La Fondazione gode della fiducia delle persone ed anche per questo l’Istituto di Candiolo rappresenta un punto di riferimento nel campo della ricerca e della cura del cancro a livello internazionale, la cui caratteristica è quella di essere stato realizzato esclusivamente grazie alla diffusa e solidale partecipazione di oltre 300 mila donatori privati, senza intervento dello Stato e di altri enti pubblici.

Nel 2013 i ricavi sono stati pari a 18,5 milioni di euro (16,1 milioni nel 2012) e gli ultimi dati del 5×1000, diffusi dall’Agenzia delle Entrate e riferiti al 2012, vedono la Fondazione ricevere quasi 226 mila firme per un importo pari a 8 milioni e 232 mila euro.

LE NUOVE FRONTIERE DELLA RICERCA

Nell’Istituto di Candiolo lavorano oltre 600 persone, tra cui 240 che partecipano ad attività di ricerca di rilievo, italiane e straniere, come dimostra la costante crescita delle citazioni sulle riviste scientifiche internazionali: in un decennio sono passate da 836 a 2.577.

Nel 2013 le risorse destinate alla ricerca scientifica e alla clinica sono state superiori a 11,5 milioni di euro. Sono stati inoltre avviati due progetti di ricerca sanitaria, finanziati dalla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro con 6 milioni di euro provenienti dal 5×1000.

“Mantenendo fede al programma esplicitato all’atto della sua costituzione – ha sostenuto il Direttore Scientifico Paolo Comoglio – Candiolo, creato per lavorare all’interfaccia tra la Biologia Molecolare e la Medicina, approda nel 2013 al letto del malato con una serie di scoperte scientifiche. Tra queste, la più rilevante è aver contribuito ad elaborare una nuova concezione del cancro come malattia ‘genetica’, che si instaura a seguito di ‘mutazioni’ del DNA che intervengono nel corso della vita adulta”.

“Tecnologie nuove, alcune disegnate ‘in casa’ – ha aggiunto Comoglio – hanno poi permesso di capire che le lesioni genetiche responsabili del cancro sono plurime, ma non uniche. La ‘variabilità genetica’ che ne deriva è alla base della resistenza acquisita ai farmaci, la temibile complicazione della malattia. Nuove tecnologie hanno dischiuso l’opportunità senza precedenti di studiare le lesioni genetiche nelle cellule malate, dopo averle prelevate al paziente, e, al di fuori del medesimo, di sperimentare i farmaci utili, discriminandoli da quelli inutili o tossici. Lo sviluppo di nuovi metodi di indagine strumentale, sostenuto da ingenti finanziamenti da parte della Fondazione, ha permesso di proporre un nuovo approccio per le analisi genetiche, non invasivo, come la biopsia liquida che utilizza un semplice campione di plasma”.

NEL 2013 CURATI QUASI 6 MILA PAZIENTI

L’attività ospedaliera viene svolta in convenzione con la Regione Piemonte attraverso la Fondazione del Piemonte per l’Oncologia. Nel 2013 i pazienti accolti e dimessi sono stati 5.844, con una crescita di quelli provenienti da fuori Torino passati in un anno dal 19,6 al 23,2 per cento. In aumento anche le prestazioni ambulatoriali che hanno superato quota 1 milione e 205 mila.

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