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03/02/2011

L’importanza della Mammografia e la Mammografia Digitale

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A tutt’oggi la mammografia è la migliore indagine a disposizione per la diagnosi precoce del carcinoma della mammella, neoplasia di gran lunga più frequente nel sesso femminile, ed è l’unico test che può ridurre in modo significativo la mortalità, permettendo di riconoscere lesioni di piccolissime dimensioni e quindi di diagnosticare un tumore in fase preclinica, quando ha ancora notevoli possibilità di guarigione. L’avvento della tecnologia digitale ha modificato profondamente la nostra vita e le nostre abitudini; anche in medicina, ed in particolare in radiologia, l’utilizzo di immagini ottenute con tecniche digitali è ormai ampiamente entrato nella pratica quotidiana. L’immagine mammografica tradizionale è un’immagine su pellicola che, al pari di una fotografia, dopo essere stata prodotta non è più modificabile. L’immagine digitale può essere invece elaborata dal computer anche dopo la formazione: può quindi essere opportunamente modificata variando alcuni parametri (contrasto, luminosità, ingrandimento ecc.) rendendo così possibile la corretta visualizzazione di ogni diversa area della mammella. I vantaggi della mammografia digitale rispetto a quella analogica sono sintetizzabili nei seguenti punti: 1) maggiore sensibilità del sistema e quindi possibilità di ottenere immagini di ottima qualità diagnostica con una minore dose di radiazioni (del 30-50%); 2) refertazione diretta su monitor dedicati ad alta definizione e quindi risparmio di pellicole; 3) abolizione del tradizionale sviluppo delle pellicole e dei relativi prodotti chimici inquinanti da smaltire; 4) archiviazione su sistemi informatici dei dati con vantaggi oltre che nella gestione pratica (recupero degli stessi in tempo reale) anche nella ricerca e nella didattica; 5) trasmissione a distanza delle immagini e quindi teleconsulti; 6) possibilità di applicare direttamente sistemi di diagnosi aiutata (CAD) che sono attualmente in fase avanzata di studio e che potrebbero, in un prossimo futuro, evitare la necessità di ricorrere alla doppia lettura proposta in molti programmi di screening per aumentare la sensibilità. Il primo mammografo digitale è arrivato in Istituto nel 2005, grazie alla Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport. Nell’ultimo anno, la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ne ha acquistato un secondo per il Servizio di Senologia. Questo nuovo mammografo, ha due vantaggi, oltre a tutti quelli già noti del digitale. Grazie alla presenza di un rivelatore di grandi dimensioni (24×31 cm) può accogliere seni di tutte le forme e dimensioni, con miglioramento del comfort della paziente e consente di ottenere la massima qualità dell’immagine con una dose di radiazioni molto bassa, anche perché il campo più largo permette di acquisire le immagini dei seni più grandi con una sola esposizione, mentre precedentemente se ne richiedevano due.