Dona ora

02/10/2014

Simposio internazionale a Candiolo: i progressi dell’Oncologia Molecolare.

Link copiato

Yosef Yarden, del Weizmann Istitute di Tel Aviv, Josep Tabernero, del Vall d’Hebron Hospital di Barcellona, Jeffrey Elgelman, del Massachusetts General Hospital di Charlestown, e i professori Alberto Bardelli e Livio Trusolino, dell’Istituto di Candiolo, con Salvatore Siena dell’Ospedale Niguarda di Milano, e Fortunato Ciardiello, professore di Oncologia Medica della Seconda Università di Napoli, sono alcuni dei massimi esperti mondiali di oncologia molecolare che parteciperanno all’incontro internazionale “Precision Medicine”, che si svolgerà sabato 4 e domenica 5 ottobre all’Istituto di Candiolo.

Al centro della discussione le cure innovative per i tumori al colon, al pancreas e al polmone, terapie validate in ambito pre-clinico e in corso di sperimentazione sui pazienti.

A fare gli onori di casa il Consigliere Delegato della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, Giampiero Gabotto. Ad aprire i lavori il Direttore Scientifico dell’ Istituto, Paolo Comoglio: “La medicina di precisione – spiega – è l’ ultima frontiera dell’ oncologia molecolare e rappresenta un passo avanti rispetto alla medicina personalizzata. Non basta più conoscere l’ identità genetica del tumore, bisogna scoprire anche tutti gli altri meccanismi concatenati che possono impedire la risposta ai farmaci”.

L’israeliano Yosef Yarden è uno degli scopritori dei recettori per i fattori di crescita, lo spagnolo Josep Tabernero è un pioniere nell’ applicazione delle terapie sperimentali anticancro, lo statunitense Jeffrey Elgelman è considerato il massimo studioso dei meccanismi di risposta o di resistenza dei tumori alle terapie, Bardelli e Trusolino sono autori di importanti studi che hanno avuto grande rilievo internazionale.

L’Istituto di Candiolo è in prima fila nello sviluppo dell’ oncologia molecolare, vantando nel suo recente passato la scoperta di un oncogene, la messa a punto della tecnologia dei cosiddetti “xenopazienti” (cavie a cui viene innestato un tumore umano) e la biopsia liquida, che permettono studi approfonditi sull’origine e l’evoluzione del cancro , nonché una opportunità senza precedenti per la diagnostica molecolare nei pazienti.