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21/06/2023

Tumore al pancreas: si studiano le staminali killer

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Grazie ai fondi del 5X1000 è attivo all’Istituto di Candiolo – IRCCS un programma di ricerca traslazionale, che pone particolare attenzione allo sviluppo di nuove strategie terapeutiche per il carcinoma pancreatico avanzato.

Il tumore al pancreas è una malattia rara (l’incidenza globale 5/100.000), ma estremamente letale a causa della mancanza di trattamenti efficienti e specifici. Viene diagnosticato generalmente quando ha già raggiunto uno stadio avanzato, cosa che limita la possibilità di intervenire chirurgicamente e di conseguenza preannuncia una prognosi severa. Infatti, meno del 7% dei pazienti ha un’aspettativa di vita maggiore di 5 anni, ovvero la più bassa tra i pazienti con i tumori solidi.

Il tumore al pancreas è noto per l’eterogeneità, cioè la diversità dal punto di vista genetico e fenotipico delle cellule tumorali che compongono la stessa massa tumorale.

Inoltre, l’insorgenza del tumore al pancreas è associata a una consistente desmoplasia, ovvero la crescita di tessuto fibroso o connettivo attorno alle cellule.

Queste caratteristiche rendono difficili gli studi molecolari e il conseguente sviluppo di approcci terapeutici mirati. Pertanto, i recenti progressi nella medicina di precisione e nell’immunoterapia non hanno avuto i risultati sperati nel trattamento della malattia.

In questo contesto, abbiamo dimostrato che il tumore al pancreas contiene un sottogruppo di cellule, denominate cellule staminali tumorali, con una straordinaria capacità di propagazione, maggiore delle capacità di proliferazione e differenziamento delle cellule staminali nel tessuto normale. Anche una sola di queste cellule è in grado di promuovere la formazione del tumore pancreatico e di ristabilirne l’eterogeneità. Queste cellule sono inoltre responsabili della propagazione delle metastasi in altri organi e della resistenza ai farmaci tipica di questo tumore. Infatti, le attuali terapie non sono particolarmente efficaci nell’eliminare le cellule tumorali differenziate che, di conseguenza, portano a recidive originate da queste cellule sopravvissute.

Fortunatamente, grazie alle recenti tecnologie omiche single-cell disponibili, che consentono di acquisire un numero molto elevato di informazioni e che sono perciò utili per la descrizione e l’interpretazione del sistema biologico, la nostra comprensione della caratteristica staminalità del tumore al pancreas sta notevolemente aumentando.

La piattaforma single-cell facility dell’Istituto di Candiolo – IRCCS ci permette lo studio ad alta risoluzione del tumore al pancreas, con una maggiore attenzione alla sua eterogeneità e staminalità.

Il nostro obiettivo è dunque quello di identificare nuovi target per lo sviluppo di nuove ed efficaci terapie per questa malattia.

Dottor Christopher Heeschen, Sperimentatore Principale del Programma StemPDAC, Istituto di Candiolo – IRCCS.